Ho metastasi al fegato conseguenti ad un tumore colo-rettale già asportatomi con un intervento laparotomico “ad addome aperto”. Potrò sottopormi ad un intervento con tecnica mini-invasiva?

Ho metastasi al fegato conseguenti ad un tumore colo-rettale già asportatomi con un intervento laparotomico “ad addome aperto”.
Potrò sottopormi ad un intervento con tecnica mini-invasiva?

In determinati casi è possibile in quanto la pregressa chirurgia “ad addome aperto” non preclude in maniera assoluta l’approccio mini-invasivo.

Consigliamo una valutazione medica personalizzata.

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Ho un tumore del tratto colo-rettale ed ho simultaneamente metastasi epatiche. Perché mi viene proposto un intervento sul fegato e non viene contestualmente asportato anche il tumore dell’intestino?

Ho un tumore del tratto colo-rettale ed ho simultaneamente metastasi epatiche. Perché mi viene proposto un intervento sul fegato e non viene contestualmente asportato anche il tumore dell’intestino?

In determinati casi, si preferisce procedere dapprima con l’intervento sul fegato e mantenere separato l’intervento sull’intestino. Questo sia per motivi di tecnica chirurgica, sia per motivi di strategia oncologica, essendo talvolta il trattamento delle metastasi epatiche ritenuto più impellente rispetto al tumore colo-rettale.
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Ho un tumore del tratto colo-rettale ed ho simultaneamente metastasi epatiche. Ho già ricevuto cicli di chemioterapia prima di essere candidato all’intervento chirurgico. E’ possibile asportare il tumore dell’intestino ed effettuare la bonifica del fegato in un unico intervento?

Ho un tumore del tratto colo-rettale ed ho simultaneamente metastasi epatiche. Ho già ricevuto cicli di chemioterapia prima di essere candidato all’intervento chirurgico. E’ possibile asportare il tumore dell’intestino ed effettuare la bonifica del fegato in un unico intervento?

E’ possibile effettuare interventi sincroni in casi selezionati, sia per l’asportazione del tumore primitivo sia per la bonifica delle localizzazioni epatiche. La scelta è conseguente a motivi di strategia oncologica, all’entità prevista dell’intervento sul tratto colo-rettale e sul fegato.
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Dopo l’intervento dovrò sottopormi a chemioterapia?

Dopo l’intervento dovrò sottopormi a chemioterapia?

L’indicazione ad eseguire chemioterapia dopo l’intervento viene valutata caso per caso, in base all’esito dell’esame istologico.

Infatti, in base al risultato, il suo Oncologo di riferimento potrebbe valutare l’opportunità di mantenerla sotto stretto controllo in un periodo senza chemioterapia oppure in determinati casi di intraprendere un trattamento.

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Che cosa si fa in caso di ittero?

Che cosa si fa in caso di ittero?

E’ innanzitutto necessario identificarne la causa.

Se la causa dell’ittero è un tumore delle vie biliari è probabile che sia necessario posizionare un drenaggio nelle vie biliari (per via radiologica o endoscopica).
E’ comunque consigliato fare riferimento ad un centro esperto che possa definire quale è il percorso e la terapia più corretta.

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L’ittero è sempre causato da un tumore?

L'ittero è sempre causato da un tumore?

No, ci sono molti condizioni benigne,  come ad esempio la calcolosi della via biliare principale, che possono causare un ittero ostruttivo.

E’ però vero che i colangiocarcinomi della via biliare extraepatica si presentano spesso con ittero all’esordio.

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Quale è il migliore trattamento per il colangiocarcinoma?

Quale è il migliore trattamento per il colangiocarcinoma?

Se è tecnicamente fattibile e indicata dal punto di vista oncologico, il miglior trattamento, cioè quello associato con i migliori risultati a lungo termine, è la chirurgia.

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Che cosa è il colangiocarcinoma?

Che cosa è il colangiocarcinoma?

E’ un tumore primitivo del fegato che origina dalle cellule dei dotti biliari cioè dai colangiociti.

Tra i tumori primitivi del fegato è il secondo per frequenza, dopo l’epatocarcinoma.

A seconda della sede di origine se ne distinguono due forme, quella intraepatica (che origina dalle cellule all’interno del fegato) e quella extraepatica (che origina dalle cellule delle vie biliari extraepatiche).

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Le cisti del fegato possono degenerare in tumore?

Le cisti semplici del fegato possono complicarsi?

Le cisti semplici del fegato non degenerano mai in tumore.

Esiste una neoformazione cistica del fegato denominata cistoadenoma le cui cellule di parete possono andare incontro nel corso degli anni a degenerazione tumorale maligna (cisto-adenocarcinoma). In caso di cistoadenoma è necessario essere sottoposti all’asportazione completa della cisti.

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Le cisti semplici del fegato possono complicarsi?

Le cisti semplici del fegato possono complicarsi?

Si, le cisti semplici possono andare incontro a processi infiammatori/infettivi o a sanguinamento nel loro interno: le cisti che più frequentemente si complicano sono quelle di grandi dimensioni.

La probabilità di rottura spontanea di una cisti epatica anche di grande dimensioni è praticamente nulla.

Può accadere che un trauma diretto dell’addome determini la fissurazione della cisti con la fuoriuscita del suo contenuto nella cavità addominale: se la cisti è ripiena di liquido sierico il paziente non avverte un grande disturbo; se la cisti ha nel suo interno una quota biliare (caso raro ma possibile) il paziente potrebbe avere sintomi correlati alla peritonite biliare.

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